Francesca Pasquali takes part in “FIGHT ART. ARTE FACE to FACE”

 

Francesca Pasquali partecipa a FIGHT ART. ARTE “FACE to FACE”. Dalle recenti acquisizioni del patrimonio Gruppo Unipol.

 

8 coppie di artisti del Patrimonio si “sfidano” screen to screen, un duetto alla volta, uno a settimana.
Le video interviste sono disponibili sul canale Youtube di CUBO e le opere a confronto sono in mostra a Bologna in Spazio Arte.
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Francesca Pasquali facing Luca Bellandi – 22 luglio 2020
La natura di Francesca Pasquali è un luogo dove tornare: l’artista l’ha studiata bene, con i suoi occhi ne ha preso le misure, vi si è immersa con le mani. Poi ha deciso di dimenticarla a memoria, ha trovato dei nuovi materiali, plastici e industriali, e si è messa a lavorarli: Francesca piega, intesse, cuce, intreccia, assembla. Fa e disfa. Germinano nuove forme, organiche e metamorfiche. La natura diventa arte. L’arte si fa vita. La natura di Luca Bellandi si addensa e raggruma in una pittura filante che l’artista agisce sul campo, in gesti di consapevole potenza: non bisogna pensare, bisogna fare. Il pensiero è nelle mani che dipingono e così scoprono l’immagine che già c’era nella mente: bastava tirarla fuori. L’artista diventa uccello, carpa, pappagallo, fiore. E poi manichino. La natura si fa uomo.

 

Con questo progetto CUBO ha chiamato a raccolta le nuove generazioni creative e gli artisti contemporanei che negli anni recenti ha coinvolto in progetti espositivi e culturali.

Lo fa mettendo le loro opere “Face to Face” o meglio “Screen to Screen” nelle quali due a due, gli autori delle opere esposte hanno risposto a domande incalzanti che riguardano la loro esperienza in questi mesi, la loro pratica artistica, il rapporto con il passato e il dialogo con l’altro artista intervistato. Una davanti all’altra, una contro l’altra; avvicinate per la loro distanza concettuale e diversità formale. A dialogare sono artisti apparentemente lontani, per poetica e statement, pratica e processo creativi, risultato formale.

Una mostra che è sfida, ring dello sguardo e match di relazioni perché CUBO crede che il dialogo possa esistere, sempre, anche dietro l’apparente distanza e come la condivisione della diversità sia un valore inestimabile; lo fa perché crede nell’artista come generatore di nuove possibilità di senso, prima ancora che di forme.​

 

Con il contributo critico di Ilaria Bignotti.

 

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Francesca Pasquali takes part in FIGHT ART. ARTE “FACE to FACE”. Involving the recent acquisitions from the Unipol Group Heritage.

 

8 pairs of artists from the Heritage battle it out screen to screen, one pair at a time, once a week.
The video interviews are available on the CUBO YouTube channel and the compared works are on display at Spazio Arte in Bologna.

 

Francesca Pasquali facing Luca Bellandi – 22 July 2020
The nature of Francesca Pasquali is a place to return: the artist studied it well, with his eyes he took the measures, he immersed himself with his hands. Then she decided to forget it by heart, she found new materials, plastic and industrial, and started to work them: Francesca folds, weaves, sews, braids, assembles. It makes and unravels. New forms germinate, organic and metamorphic. Nature becomes art. Art becomes life. The nature of Luca Bellandi thickens and lumps in a spinning painting that the artist acts on the field, in gestures of conscious power: you do not have to think, you have to do. The thought is in the hands that paint and so discover the image that was already in the mind: it was enough to pull it out. The artist becomes bird, carp, parrot, flower. And then mannequin. Nature becomes man.

 

With this project CUBO has rallied together the new creative generations and contemporary artists that it has involved in exhibition and cultural projects in recent years.

It does so by placing their works face-to-face, or rather screen-to-screen, with the two artists of the displayed works then answering a series of rapid-fire questions on their experiences of the past few months, their artwork, their relationship with the past and their dialogue with the other artist interviewed. Face to face, one against the other; united by their conceptual and formal diversity. The result is a dialogue between artists who are ostensibly poles apart in terms of their poetry and statements, creative practices and processes, and formal results.

An exhibition that feels like a fight, a face-off, a confrontation, because CUBO believes that dialogue is always possible, even between those that appear to have little in common, and that sharing diversity is of priceless value. This is because it views the artist as a generator of potential new meanings rather than forms.

 

With the critical contribution of Ilaria Bignotti.

 

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