“Archivio è memoria, ricordi, custodia di un valore. La mia memoria artistica è recente. Rivivo quotidianamente le sensazioni, l’istinto, la sofferta inconcludenza di tutte le diverse realizzazioni artistiche. Un vissuto che ha subito le influenze di tanti maestri dell’arte, del design, della creatività e che ondeggia in me ogni volta che cerco di esprimere me stessa attraverso un’opera.
Il ricordo di stagioni di lavori diversi, di prolifica creazione e di arida superficialità, in cui ho provato ad equilibrare il senso della mia idea di manifestazione artistica, con l’esigenza di essere compresa e apprezzata nel mio essere.
La profonda difformità tra la ricerca del “bello” per me e per gli altri. La tangibilità del fallimento di molte idee e l’incredulità di fronte a degli apprezzamenti sinceri, profondi, spassionati, al limite dell’adulazione.
La custodia del mio essere e vivere il rapporto con la vita e con la quotidianità, accompagnata visceralmente dalla lettura, dalla conoscenza, dalla visione, dall’ascolto di arte e cultura in tutte le sue forme ed espressioni.
La volontà di vivere libera, in mezzo alla natura, circondata dalla normalità quotidiana e dall’arte.
La necessità di una produzione artistica molto materica e fisica, simbiotica con la vita agreste e la manualità della gestione della casa. La scelta di realizzare insieme a persone con qualità, competenze, profondità, esperienze, un progetto di valorizzazione culturale, che parte dalla catalogazione archivistica del mio operato artistico, con l’obiettivo di costruire una memoria e un ricordo sul vissuto e realizzato, ma al tempo stesso sviluppare e affermare coraggio nel futuro e declinare in modo ancora diverso la voglia di esprimere me stessa e le mie idee.
Un percorso che ho deciso di intraprendere con una carissima amica e stimata professionista, Ilaria Bignotti, ma anche con tante altre persone, per restituire tanti corpi e tante anime allamia futura strada artistica”.
Francesca Pasquali